Giurisprudenza primaverile sui diritti in internet: da Yahoo a PrimaDaNoi
Due provvedimenti giudiziari sulla gestione delle tecnologie e dei diritti hanno caratterizzato il mese di marzo, vediamole in abstract:
Tribunale di Roma. Ordinanza sul procedimento PFA Films s.r.l. contro Google Italy s.r.l., Microsoft s.r.l. e Yahoo! Italia s.r.l. con il quale la ricorrente ha chiesto “la rimozione dai servers”, per il servizio di web search, dei links di accesso ai files audiovisivi non autorizzati inerenti il film “About Elly”.
Le società Google Italy s.r.l., Microsoft s.r.l. hanno dimostrato il difetto di legittimazione passiva, mentre a Yahoo! Italia è stato “inibito” l’uso dei links così come richiesto da parte ricorrente.
“Yahoo! Italia” in assenza di una lista di links è impossibilitata a risolvere il problema per l’indeterminatezza della domanda in più, a mio avviso, non può compiere attività di monitoraggio e censura dei contenuti raccolti attraverso gli “spider” nell’attività di “search”. (Caching providing).
Tribunale di Chieti sez. dist. Ortona. Condannata una rivista telematica PrimaDaNoi al risarcimento del danno per aver trattenuto nel proprio archivio in rete, in presunta violazione della privacy, un articolo di cronaca afferente due persone poste agli arresti domiciliari nel 2006. In pratica l’articolo era ancora presente due anni dopo, pur essendo cessato – secondo gli attori in giudizio – il diritto di cronaca.
Da sottolineare che l’Autorità garante per la protezione dei dati personali si è espressa sulla vicenda in favore della legittimità del dato trattato da parte della testata giornalistica on line, in quanto sussistente il diritto di cronaca.
Entrambe le pronunce sono da monitorare nel prosieguo dei giudizi di appello in quanto, una conferma per entrambe, muterebbe le regole dell’Internet come sin’ora lo abbiamo conosciuto.