Campagna elettorale 2011: per l’Italia è la prima sul Web
Le campagne elettorali di questi giorni possono essere considerate le prime che hanno cercato il consenso anche sul Web.
Da entrambi gli schieramenti ci sono stati forti investimenti: siti, pagine su Facebook, blog, adv sui social network, video virali, tutto è servito per comunicare il proprio programma elettorale o, meglio ancora, denigrare il messaggio prodotto dalla coalizione avversaria.
Indubbiamente è da sottolineare l’enorme sforzo economico messo in campo, tuttavia si avverte che è mancata una preventiva analisi nonchè strategia di comunicazione affidandosi molto spesso a soluzioni dell’ultima ora.
Vediamo alcuni casi:
– non può essere pubblicato un video, con la presunzione che sia virale, senza prima averne riscontrato un diffuso gradimento da parte degli elettori. Il rischio è di produrre – come vedete nell’immagine – un numero di “non mi piace” enormemente superiore quindi non raggiungendo il risultato desiderato;
– non può essere “taroccato” un sistema di consensi, offerto nello specifico da like alla pagina, attraverso uno script o la modifica del codice html senza pensare che, nell’arco di pochi minuti, la Rete non sia in grado di scoprire l’arcano;
– non può essere creato allarmismo sociale sul web o affidare profili sociali a personale non competente o peggio non coordinato da una sala di regia in grado di fornire contenuti concordati con il Candidato (Caso Sucate).
Infine, mentre scrivo mi rendo conto di aver evidenziato gli errori prodotti da “una parte politica”, mentre l’altra di conseguenza ha giocato di rimessa limitandosi ad evidenziare in modo perfetto gli errori della prima; questo mi dispiace e spero il lettore comprenda che questa mia analisi è delimitata da confini strettamente tecnici e assolutamente non politici.
Resta la convinzione che in vista del 2013, data in cui si svolgeranno le elezioni politiche, sia la comunicazione che il marketing politico sul Web assumeranno un ruolo fondamentale per il successo di una coalizione, speriamo solo che nulla sarà affidato al caso e che ci si rivolga a professionalità del settore.
Buon Internet a tutti, quello trasparente.