Alla fine ha tra Grillo e Vespa la coerenza viene sconfitta
Definito come “l’evento televisivo dell’anno”, ieri sera si è consumato l’atteso incontro tra Beppe Grillo, leader del Movimento Cinque Stelle e Bruno Vespa, giornalista e conduttore della trasmissione Porta a Porta definita negli anni in gergo gionalistico: la “terza Camera” della politica.
Beppe Grillo tornava in Rai dopo vent’anni, tornava presso l’azienda radiotelevisiva dello Stato dopo averla criticata aspramente (anche a ragione) ma soprattutto avendo dichiarato più volte come: Internet fosse l’unico strumento trasparente e democratico capace di garantire “il buon governo” ai cittadini. Al contrario la televisione fosse: al servizio dei potenti, corrotta e strumento occulto per le banche e la finanza.
Va bene che il fine giustifica i mezzi, va bene che “Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione” (cit James Russell Lowell) ma su un punto così rivoluzionario, come quello del ruolo tra web e politica, ho trovato incoerente partecipare alla trasmissione televisiva che per anni è stata attaccata sul blog sia per il suo carattere nazionalpopolare, sia per essere l’incarnazione di tutti i mali della politica in Italia.
La serata è proseguita con la falsa intervista a Beppe Grillo, il quale ha svolto il suo soliloquio interrotto talvolta dal giornalista che, con maestria e furbizia, ha cercato di rendere poco costruttive le sue argomentazioni davanti ai telespettatori.
In conclusione hanno vinto entrambi i protagonisti: il primo ha rinforzato le proprie file attaccando tutto e tutti, mostrando soluzioni impercorribili sotto il profilo normativo, raccontando di stampanti 3D, lanciando slogan accattivanti e di facile impatto; il secondo ha palesato alcune debolezze e incongruenze politiche del primo.
Sarebbe interessante conoscere se tra i telespettatori qualcuno abbia cambiato intenzione di voto, purtroppo oggi in assenza dei sondaggi interrotti per la settimana pre-elettorale, dobbiamo aspettare i risultati delle urne domenica sera.
Per il momento la coerenza viene sconfitta: gli indici di ascolto, la pubblicità e la campagna elettorale vincono su posizioni e idee.
Benvenuti in Italia.