Il Presidente Mattarella: l’apertura al digitale e alle nuove tecnologie
Il discorso del neo Presidente della Repubblica, On.le Prof. Sergio Mattarella, in occasione del giuramento davanti il Parlamento in seduta comune, ha evidenziato – per la prima volta nella storia di questo evento istituzionale – precisi riferimenti: al digitale, all’innovazione e alle nuove tecnologie.
Nel dettaglio evidenzio quattro precisi passaggi:
“Garantire la Costituzione significa promuovere la cultura diffusa e la ricerca di eccellenza, anche utilizzando le nuove tecnologie e superando il divario digitale“.
“Penso alla Pubblica Amministrazione che possiede competenze di valore ma che deve declinare i principi costituzionali, adeguandosi alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie e alle sensibilità dei cittadini, che chiedono partecipazione, trasparenza, semplicità degli adempimenti, coerenza nelle decisioni”.
“La crisi di rappresentanza ha reso deboli o inefficaci gli strumenti tradizionali della partecipazione, mentre dalla società emergono, con forza, nuove modalità di espressione che hanno già prodotto risultati avvertibili nella politica e nei suoi soggetti”.
“I predicatori d’odio e coloro che reclutano assassini utilizzano internet e i mezzi di comunicazione più sofisticati, che sfuggono, per la loro stessa natura, a una dimensione territoriale. La comunità internazionale deve mettere in campo tutte le sue risorse”.
Accolgo con entusiasmo, fiducia e speranza le sue parole augurandomi che siano un preciso segnale di cambiamento per chi è chiamato ad amministrare il nostro Paese.
Il Presidente Mattarella è riuscito a focalizzare il tema dei diritti, dell’organizzazione ed efficacia della Pubblica Amministrazione, della libertà di espressione, della tutela della persona in Rete.
Un discorso che mi ha convinto.
Adesso tocca noi.