GIUSTIZIA CIVILE EFFICACE, UN SOGNO CHE ANCORA NON SI AVVERA
La riforma della giustizia civile, una delle riforme qualificanti del PNRR ottiene il via libera definitivo con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 292 del 9 dicembre 2021, così la Legge 26 novembre 2021, n. 206 recante “Delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di ADR…”bla, bla bla”, diventa realtà.
Apparentemente snelliti i tempi di incardinamento dei giudizi, eliminata l’udienza di precisazione delle conclusioni, previste sanzioni da 250 a 10 mila euro per le impugnazioni infondate delle sentenze esecutive, previsti sgravi fiscali per ADR Metodi alternativi di risoluzione delle controversie, anche detti ADR (dall’acronimo inglese di Alternative Dispute Resolution ossia Metodi alternativi di risoluzione delle controversie)) come se al furbastro di turno che sfugge da un obbligo interessi questa misura fiscale.
Tutto qui?
A parte le sanzioni, nell’esercizio di un diritto non dovrebbero mai essere contemplate, ma mi lasciate:
A) Rito del Lavoro
B) Rito Sommario di Cognizione
C) Rito Ordinario di Cognizione
D) Procedimenti speciali previsti per i fallimenti e le procedure concorsuali
E) Procedimenti speciali previsti per il settore dei minori e della famiglia
F) Procedimenti in materia di locazioni
G) Procedimenti speciali per la tutela della Proprietà industriale
Ma una riforma radicale in cui si eliminano i vari riti e si giunga facilmente attraverso una modalità unica al traguardo/sentenza è difficile?
Perché il rito del lavoro deve essere snello e un recupero crediti farraginoso e lungo.
Perché un decreto ingiuntivo parte rapidissimo per poi seguire in opposizione un rito lento?
Ma nessuno si fa un giro negli Stati Uniti d’America o in Canada in cui UNA è la procedura civile con cui gli avvocati dialogano con il Giudice a prescindere dalla materia?
I tempi della giustizia in altri Paesi sono rapidissimi e così si muove l’economia e ne consegue che gli operatori sono portati a scegliere “motivatamente” sistemi alternativi per la gestione delle controversie.
Insomma nel mondo immediato della comunicazione digitale noi conserviamo ancora modelli ottocenteschi per cui due sordi che dialogano si rispondono dopo mesi di silenzio, attraverso un atto scritto depositato velocemente grazie al PCT.