Questa donna morirà
Il suo nome è Sakineh Mohammadi Ashtiani, è una donna iraniana in carcere da quattro anni, morirà tra pochi giorni attraverso la lapidazione come previsto dal Corano.
La sua storia è nota a tutti, il mondo di Internet si è mobilitato per la sua liberazione, il TG1 della Rai raccoglie le firme, Hillary Clinton lancia un appello, il Sindaco Alemanno si mobilita sulla piazza del Campidoglio a Roma….tutti ci schieriamo nei social network a favore della vita e contro ogni forma di barbaria, tuttavia questa donna morirà.
La vicenda non riguarda più la giustizia esercitata da un paese mussulmano nei confronti di una sua cittadina, la vicenda è diventata una questione politica tra occidente e mondo mussulmano, questa donna purtroppo morirà.
Il governo iraniano è presieduto da un certo Mahmud Ahmadinejad che, per i pochi che non lo ricordano, è l’uomo che sta costruendo la “bomba atomica” nonostante le centinaia di pressioni che giungono dagli Stati Uniti e dall’ONU che ha decretato l’embargo all’Iran.
Adesso, visto che il governo iraniano non desiste con la corsa all’armamento nucleare essendo palesemente sordo alle richiesta occidentali, si chiede la “grazia” o quantomeno la conversione della pena di morte in “carcere a vita” di una cittadina iraniana condannata attraverso un “processo farsa”, torturata, e reo confessa di aver ucciso il marito.
Giungono strazianti gli appelli del figlio ventiduenne della donna, in un panorama dal profilo drammatico.
Se il governo libera la donna dimostrare al proprio popolo che non è in grado di gestire la giustizia interna sulla scorta della propria legge religiosa in più, fatto gravissimo, avrà ceduto alle pressioni dei “cani occidentali” come spesso ci appella Mahmud Ahmadinejad.
Il risultato purtroppo è evidente, questa donna morirà….salvo un miracolo.