Nel conflitto sui social network fa’ la tua parte
Il conflitto, nato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, si combatte anche a colpi di social.
Un tempo, in guerra, l’obiettivo da raggiungere era quello di impadronirsi delle emittenti radiofoniche e televisive per garantirsi il pieno controllo dei mezzi di informazione. Oggi le notizie e le opinioni corrono sui social network e possono raggiungere milioni di persone in pochi minuti influenzandone il giudizio.
Un discorso, un tweet, un video o un’immagine ben comunicata e condivisa può avere più efficacia di un missile o di cento colpi di kalashnikov. Esiste però l’altra faccia della medaglia, l’ignoranza, le fake news, i giudizi non basati su fatti e dati rilevanti e corretti.
Oggi sul nostro smartphone appaiono scene di guerra, morti ammazzati, colpi dilaniati, civili abitazioni distrutte da missili, persone in fuga, devastazione e dolore e vediamo tutto questo mentre passeggiamo con il cane, attendiamo la fidanzata sdraiati comodamente sul divano sotto una calda coperta, oppure vediamo l’orrore seduti in treno o nella metro nel ritorno a casa dal lavoro.
Guardiamo come se il conflitto non ci appartenesse, come se fosse un film su Netflix che possiamo interrompere e riprendere in un altro momento, tanto è un film non è realtà.
La realtà è diversa, la ferocia del conflitto in Ucraina non va in pausa, si svolge a poche ore di viaggio dall’Italia e ci coinvolge sotto il profilo sia umano che economico
La comunicazione sui social ha creato alcuni movimenti di opinione: quello del pacifismo a cui faccio parte di default, condanno la guerra in ogni sua forma ed auspico una soluzione diplomatica a qualunque forma di conflitto; quello che condanna l’Ucraina per aver osato avvicinarsi all’Europa e alla Nato e di conseguenza giustificando le scelte di Putin; quello che si schiera senza alcun dubbio con il popolo Ucraino, il suo Presidente, il suo desiderio di seguire quel modello di vita occidentale rappresentato dall’Europa.
Facendo un giro sui social network, tra cui VK il meno controllato, mi hanno sorpreso i post deliranti di coloro – spesso già in precedenza sostenitori no-vax – che appoggiano Putin e la sanguinosa invasione dell’Ucraina.
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Oggi lancio un appello rivolto ad un attivismo sui social, impegnandosi in una nuova battaglia contro l’ignoranza e l’analfabetismo funzionale che potrebbero sembrare uguali tra loro, ma credetemi il secondo è ancora più dannoso.
Io mi schiero dalla parte dell’Ucraina, dalla parte della Pace, dalla parte della libertà e dell’autodeterminazione di un Popolo, lo spiega benissimo oggi Aldo Cazzullo sulla pagina del Corriere della Sera, adesso tocca a Te scegliere da che parte stare e fare la tua parte.