Internet è un dono di Dio!
Mi arriva una e-mail dalla nota rivista Wired Italia con cui mi suggerisce l’acquisto del libro “Internet è un dono di Dio” un testo che raccoglie il percorso “Da Internet for Peace al primo attivista digitale Nobel della Pace: le parole, i volti e le storie di un anno memorabile che ha consacrato la Rete”.
Premesso che la campagna sociale-pubblicitaria di Wired Italia chiamata “Internet for Peace” è stata caratterizzata da punti oscuri che potete ricordare qui, mi sembra che l’affermazione “Internet è un dono di Dio” sia criticabile tanto per i credenti quanto per gli atei.
I primi perché assume a Dio la creazione di uno strumento materiale e non spirituale riconducibile all’anima, per gli atei in quanto ammette l’esistenza di un Dio!
La mia sensazione, davanti a queste iniziative, è che mi trovi davanti ad una forma diffusa di fanatismo (come da definizione Vocabolario Treccani 2010, ossia “manifestazione di entusiasmo eccessivo o di cieca ammirazione), che offusca la ragione e produce effetti a catena come l’esaltazione di uno strumento tecnologico – Internet – quale “dono di Dio” affermazione aberrante visto che il mezzo è portatore di effetti sia positivi che fortemente negativi.
Può aver creato l’Onnipotente uno strumento portatore di phishing, spam, virus, truffe on line, denial of service, materiale pedopornografico, diffamazione, minacce e idiozie sui social network?
Tra tanti doni avrei preferito la Pace nel mondo…