Alessandro Orsini e la sua imbarazzante teoria
In un salotto televisivo si confronta il Prof. Alessandro Orsini, direttore e fondatore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS di Roma e Anastasia Kuzmina, una giovane donna ucraina.
Puoi vedere e ascoltare cosa hanno detto i due interlocutori e il pericoloso principio, affermato dal Prof. Orsini, che possiamo riassumere in questa frase: se uno più forte di te vuole qualcosa dagliela perché prima o poi l’avrà!.
Immaginate se questo principio di vigliacca arrendevolezza venisse acclarato, vincerebbe la mafia, la criminalità organizzata, la violenza e la sopraffazione.
Facciamo alcuni esempi concreti. “Paga il pizzo perché altrimenti ti bruciamo il negozio e non hai la possibilità di vincere; prostituisciti perché abbiamo il tuo passaporto e non puoi scappare; ti rubiamo la casa tanto poi non entri più!”
Queste forme di reato vengono ostacolate e punite in forza del diritto perché c’è qualcuno che interviene come le forze dell’ordine, la magistratura, una comunità che crede nei valori costituzionali del Paese. Una comunità che non gira le spalle, che non ha paura di intervenire, che non teme il sacrificio.
In assenza di questi interventi vincerebbe il più forte, il più violento, il più sanguinario.
Il prof. Orsini sembre legittimare, in spirito arrendevole e collaborazionista, la legge del più forte quando afferma: “Le situazioni sono soltanto due, allo stato attuale, a meno che non si crei un conflitto con la Nato o noi diamo a Putin quello che vuole, oppure Putin se lo prende lo stesso”.
Anastasia Kuzmina replica immediatamente: “Praticamente, senza paroloni, ho capito bene, lei dice che noi non dobbiamo dare le armi all’Ucraina, che l’Ucraina si perdano la guerra da soli, noi nel frattempo costruiamo due ospedali e così ce ne laviamo le mani. È così?”.
Il finale in cui si palesa la dignità della giovane donna e del popolo ucraino lo lascio a voi scoprirlo, ma ricordatevi bene la frase con cui Anastasia conclude il suo intervento: “Noi combatteremo anche se Zelensky dovesse arrendersi”.
Quanto al Prof. Alessandro Orsini, che legge questo articolo, dico che provo imbarazzo per le idee che sostiene e che mai e poi mai vorrei essere al suo posto.