Come difendersi dagli haters sulla pagina di Enrico Mentana
Enrico Mentana, noto giornalista nonché direttore del TG LA7, ha avviato una seguitissima pagina Facebook in cui condivide gli articoli della rivista Open generando on line un pubblico dibattito.
Come tutte le lodevoli iniziative, sui social è bastato poco per diventare la pagina di Mentana un luogo inquinato anche da haters, complottisti, no-vax, putiniani e analfabeti funzionali.
Premetto che lo scorso 5 marzo, rispetto alla questione ucraina, ho lanciato da questo blog un appello rivolto ad un attivismo sui social in favore dell’Ucraina, della Pace, della libertà e dell’autodeterminazione di un Popolo a tal fine ho iniziato a frequentare attivamente più piattaforme social.
Sono bastate due settimane per essere premiato sulla pagina di Mentana dall’algoritmo della piattaforma, accreditandomi come visibilità nel dibattito social. Questo ha generato la reazione di orde di fake e di haters con cui sono iniziate le offese e i tentativi di delegittimare la mia persona nel tentativo di allontanarmi dalla pagina.
I poverini non potevano immaginare che sono in Rete dal 1994 e in 28 lunghi anni il web è diventata la mia seconda casa in cui conosco ogni strategia, la tipologia di ogni condotta, le tattiche per dominare una tempesta digitale.
Ecco alcuni screenshot per comprendere il fenomeno:
Detto questo cosa aggiungere?
Il web è diventato come un quartiere pericoloso, violento e mal frequentato con il rischio di chiudersi in casa senza frequentarlo, lasciandolo di conseguenza ai violenti oppure – azione auspicabile – tornare a vivere le autostrade telematiche emarginando i “soliti haters” ai margini della società.
Possiamo farlo, anche con l’aiuto della efficace Polizia della Comunicazioni che a breve permetterà di aprire dei fascicoli penali verso quei soggetti esuberanti che mi hanno diffamato e violato la mia sfera privata le cui offese non sono riportate nella selezione di screenshot.
Dimenticavo, piccolo particolare: sono avvocato cassazionista e mi occupo di diritto applicato alle nuove tecnologie della comunicazione digitale e conosco le norme per come tutelare i diritti in rete.
Concludo che il solito richiamo: Internet è per tutti ma non tutti sono per Internet.