Con l’aumento dell’energia elettrica l’Italia rischia di spegnersi
Nonostante il tentativo del Governo posto in essere nel settembre scorso, tentativo costato alle casse dello Stato 3,8 miliardi di euro la bolletta dell’energia elettrica da domani aumenterà del 55% mentre quella del gas del 41,8%, drammatiche percentuali confermate dall’Authority per l’energia (Arera).
Il Governo Draghi ci ha provato, l’operazione (finanziaria) è riuscita ma il paziente (Italia) è morto.
In un anno, la spesa per luce e gas, per una famiglia tipo, ammonterà a 2.383 euro, in crescita di 944 euro rispetto ai 12 mesi equivalenti del 2021. Parliamo di media, nel mio caso l’aumento tra casa e sedi di lavoro sarà di oltre 4.000 euro. Auguri!
Ma se le famiglie e i liberi professionisti non ridono le aziende e l’innovazione tecnologica andranno verso un drammatico collasso.
L’attenta Cgia di Mestre, proprio in queste ore ha stimato in almeno 500mila gli addetti presenti in Italia nei settori energivori che, a causa dei rincari delle bollette, potrebbero rimanere temporaneamente a casa nei primi sei mesi del 2022.
Nei prossimi mesi infatti, con variazioni annue delle tariffe che in alcuni comparti rischiano di raggiungere il +250%, molte aziende del made in Italy patiranno più di altre: vetro, carta, ceramica, cemento, plastica, produzione laterizi, meccanica pesante, alimentazione e settore chimico potrebbero essere costrette a fermare la produzione, per via dei costi fissi.
E la tanto esaltata trasformazione digitale?
Avete idea di quanto costi tenere in funzione un data center? Immaginate le ripercussioni sui servizi gratuiti o a prezzi calmierati come PEC, Firma digitale, SpID o più banalmente la gestione dei Bitcoin.
Sarà un problema serio che si dovrà affrontare e risolvere, pensate solo che per i Bitcoin con i processori grafici sui rig di mining lavorano 24 ore al giorno e ciò comporta un consumo energetico molto più alto rispetto a quello della navigazione in Internet. Un impianto con soli tre processori grafici può consumare 1000 watt o ancor di più quando è in funzione.
Una recente ricerca condotta dal Bitcoin Energy Consumption Index di Digiconomist ha stimato che una transazione Bitcoin impieghi 1.544 kWh per essere completata. Per fare una banale proporzione, 1.544 kWh corrisponderebbero a circa 56 giorni di energia consumata da una famiglia media.
L’aumento dell’energia elettrica porterà l’aumento dei costi dell’innovazione digitale e di conseguenza il suo inevitabile rallentamento.
A questo punto, alla mezzanotte di oggi, spegnete o limitate le luci sarà certamente più romantico e più economico.