Da Abramo Lincoln a Bart Simpson per la Scuola italiana
Oggi è iniziato l’anno scolastico e subito è stato indetto il primo sciopero della scuola per il 12 ottobre in attesa della prima meta importante: le vacanze natalizie.
Sembra tutto normale:
– il Governo ha annunciato una raffica di tablet per gli insegnanti;
– le classi saranno dotate di lavagne tecnologiche;
– sul campo manca la carta igienica.
Come se non bastasse l’annuncio dell’insegnante condannata a 15 giorni di arresto per aver chiesto all’alunno, colpevole di un atto di bullismo, di scrivere cento volte la frase: “io sono un deficiente” apre un dibattito sui metodi didattici talvolta posti in essere.
L’argomento scuola, seppur delicato, merita una riflessione importante per questo affido ogni riflessione alla lettera all’insegnante scritta da Abramo Lincoln, Presidente degli Stati Uniti d’America.
Abramo Lincoln scrisse questa lettera all’insegnante del figlio:
Dovrà imparare, lo so, che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri.
Però gli insegni anche che per ogni delinquente, c’è un eroe;
che per ogni politico egoista c’è un leader scrupoloso….
Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico,
cerchi di tenerlo lontano dall’invidia, se ci riesce, e gli insegni il segreto di una risata discreta.
Gli faccia imparare subito che i bulli sono i primi ad essere sconfitti….
Se può, gli trasmetta la meraviglia dei libri….
Ma gli lasci anche il tempo tranquillo per ponderare l’eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina.
Gli insegni che a scuola è molto più onorevole sbagliare piuttosto che imbrogliare…
Gli insegni ad avere fiducia nelle proprie idee, anche se tutti gli dicono che sta sbagliando…
Gli insegni ad essere gentile con le persone gentili e rude con i rudi.
Cerchi di dare a mio figlio la forza per non seguire la massa, anche se tutti saltano sul carro del vincitore…
Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini, ma gli insegni anche a filtrare ciò che ascolta col setaccio della verità, trattenendo solo il buono che vi passa attraverso.
Gli insegni, se può, come ridere quando è triste.
Gli insegni che non c’è vergogna nelle lacrime.
Gli insegni a schernire i cinici ed a guardarsi dall’eccessiva dolcezza.
Gli insegni a vendere la sua merce al miglior offerente, ma a non dare mai un prezzo al proprio cuore e alla propria anima.
Gli insegni a non dare ascolto alla gentaglia urlante e ad alzarsi e combattere, se è nel giusto.
Lo tratti con gentilezza, ma non lo coccoli, perché solo attraverso la prova del fuoco si fa un buon acciaio.
Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente.
Lasci che abbia la pazienza per essere coraggioso.
Gli insegni sempre ad avere una sublime fiducia in sé stesso,
perché solo allora avrà una sublime fiducia nel genere umano.
So che la richiesta è grande, ma veda cosa può fare…
E’ un così caro ragazzo, mio figlio!
Questa è la lettera in lingua originale:
He will have to learn, I know,
that all men are not just,
all men are not true.
But teach him also that
for every scoundrel there is a hero;
that for every selfish Politician,
there is a dedicated leader…
Teach him for every enemy there is a
friend,
Steer him away from envy,
if you can, teach him the secret of quiet laughter.
Let him learn early that the bullies are the easiest to lick… Teach him, if you can, the wonder of books…
But also give him quiet time to ponder the eternal mystery of birds in the sky, bees in the sun, and the flowers on a green hillside.
In the school teach him
it is far honourable to fail than to cheat…
Teach him to have faith in his own ideas,
even if everyone tells him they are wrong…
Teach him to be gentle with gentle people, and tough with the tough.
Try to give my son the strength not to follow the crowd when everyone is getting on the band wagon…
Teach him to listen to all men…but teach him also to filter all he hears on a screen of truth, and take only the good that comes through.
Teach him if you can, how to laugh when he is sad…
Teach him there is no shame in tears,
Teach him to scoff at cynics and to beware of too much sweetness…
Teach him to sell his brawn and brain to the highest bidders but never to put a price-tag on his heart and soul.
Teach him to close his ears to a howling mob and to stand and fight if he thinks he’s right.
Treat him gently, but do not cuddle him, because only the test of fire makes fine steel.
Let him have the courage to be impatient…
let him have the patience to be brave.
Teach him always to have sublime faith in himself, because then he will have sublime faith in mankind.
This is a big order, but see what you can do…
He is such a fine fellow, my son!
Buon anno scolastico a tutti