Da un gelato imparo le regole vincenti dell’economia
Comincio con una confessione ed una premessa: la prima sono goloso di gelato, la seconda è che, ad oggi, non conosco nessuno dell’azienda “Romana srl”. Questo articolo, sebbene parli di un prodotto, esprime le mie libere riflessioni in linea con l’ etica di questo blog.
Oggi, con qualche spicciolo in tasca, abbiamo una sconfinata offerta di gelati: confezionati, artigianali, misti e possiamo trovarli presso: le gelaterie generaliste, le gelaterie di brand, i supermercati, i bar, i carrelli ambulanti (rari ma esistono). Insomma il nostro potere di acquisto ha l’imbarazzo della scelta.
Come golosi-consumatori siamo delle divinità, possiamo scegliere e siamo desiderati da qualunque operatore commerciale del settore; quest’ultimo per averci deve porre in essere procedure, meccanismi, comunicazione ed empatia affinchè i nostri due o tre euro vengano spesi presso il proprio punto vendita. Il compito non è facile.
Sappiamo, che gli elementi più semplici del marketing riguardano: prodotto, prezzo, produzione e distribuzione a cui seguono i più specifici come design, materiali, qualità, sicurezza, varietà, servizio ai clienti e aggiungo trattandosi di un prodotto dolciario “empatia”.
Da un mese circa, ha aperto a Roma un negozio del brand “Gelateria La Romana”, ultimo dei 32 negozi italiani che si aggiungono agli 11 negozi all’estero da Madrid, a Pechino passando da Dubai.
Il gelato è ottimo ma soprattutto la degustazione è avvolta da un marketing perfetto in grado di comunicare la storia in quanto La Gelateria Romana nasce nel cuore del centro storico di Rimini nel 1947 prendendo il nome dalla figlia del primo proprietario e fondatore. La produzione del gelato prodotto presso l’esercizio commerciale ogni due/quattro ore e consumato immediatamente. Gli ingredienti come il latte biologico proveniente da allevamenti certificati, le uova concepite da galline a terra e non in batteria; le confetture provenienti da frutta prodotta da agricoltura biologica. Il design del negozio che ricorda una antica latteria ma strizza l’occhio al moderno stile in legno di betulla su sfondo bianco. Il personale sorridente e specializzato nell’apporre il castello delle creme, in un cono riempito, al momento della farcitura, da cioccolato liquido scuro o bianco.
Una serie di servizi accessori come il parchimetro da apporre alla macchina, brandizzato con il nome della gelateria La Romana, la spiegazione di come scaricare l’App con cui leggere la storia dell’azienda, la descrizione del prodotto, le procedure di produzione adottate e gli standard di qualità acquisiti rendono accogliente l’atmosfera.
Una spiccata politica finalizzata al rispetto dell’ambiente: attraverso scelte di materiale prevalentemente FSC (ossia provenienti da fonti gestite in maniera responsabile), materiali riciclati e PLA (materiale completamente naturale BIODEGRADABILE e COMPOSTABILE) con conseguente riciclaggio o compostaggio danno l’idea di un’Azienda sensibile al pianeta e all’ecologia.
Oggi nel mercato globalizzato è fondamentale sapersi distinguere. Occorre mirare ad un rapporto prezzo/prodotto concorrenziale, una qualità altissima, una comunicazione che investa il digitale dal web (sito) ai social network (pagina facebook) con cui segui l’apertura del locale dalla ristrutturazione all’inaugurazione, una scelta del personale che garantisca al cliente di sentirsi a casa e non sentirsi preda dell’attività commerciale.
Questa è l’Italia che adoro.