False identità su Facebook in California è reato
Con una base motivata da finalità giuridiche in ordine all’istituto della delega e della rappresentanza, in California da ieri è illegale creare un profilo di un’altra persona su un sito Internet o su un social network.
La nuova disposizione normativa prevede che usurpare l’identità di un’altra persona, ad esempio su Facebook, può costare una sanzione pecuniaria sino a 1.000 dollari e qualora con la falsa identità si ottenga un guadagno in danno di qualcun altro si rischia la detenzione in carcere fino ad 1 anno.
Una stretta di vite ai profili non autorizzati, fake e troll che la California ha voluto imprimere con l’atto SB 1411, inoltre la persona cui si è vista usurpare l’identità potrà avviare un’azione legale al fine di chiedere un danno in sede civile al “usurpatore” per violazione dell’immagine.
Attenzione perché l’iniziativa californiana potrebbe in futuro estendersi ad altri Paesi, per ora è certamente un solido precedente.
In italia abbiamo già norme che tutelano l’identità dell’individuo tuttavia non strutturate per le nuove tecnologie della comunicazione ma in relazione ad atti in cui la legge prevede effetti giuridici, l’art. 494 Codice penale intitolato “Sostituzione di persona” recita testualmente:
“Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, è punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica con la reclusione fino a un anno”
Anche l’art. 167 del Codice in materia di protezione dei dati personali prevede la reclusione – da sei a diciotto mesi o, se il fatto consiste nella comunicazione o diffusione, con la reclusione da sei a ventiquattro mesi – per chiunque al fine di trarne per sè o per altri profitto o di recare ad altri un danno, procede al trattamento illecito di dati personali.
In conclusione, nulla di nuovo, ma facciano attenzione i falsi Eros Ramazzotti, Ligabue o Roberto Saviano …Internet non nasce per commettere atti illeciti.