Il ricovero dei bambini negli ospedali, non è solo quello per adulti
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce bambino la persona compresa tra meno zero e 18 anni, eppure ancora oggi in Italia quasi il 30% dei minori nell’età compresa da 0 a 14 anni viene ricoverato nei reparti per adulti. Se poi si considerano gli adolescenti fra i 15 e i 17 anni, soltanto il 12,2% di loro viene ricoverato in aree pediatriche.
Cosa vuol dire per un bambino essere ricoverato in un ambiente da adulti?
Significa vedere la sofferenza, significa vivere una realtà grigia, vedere un mondo che non si vuol conoscere, subire danni psicologici che dureranno tutta la vita, allungare i tempi di guarigione.
I problemi dei bimbi ricoverati non sono affrontati, causa sia l’esiguità sia lo sperpero delle risorse economiche nella Sanità, ragion per cui su di loro non si investe abbastanza e i reparti ospedalieri a loro attrezzati sono pochissimi.-
In Italia la maggior parte dei bambini finisce in camera con gli adulti, dandosi reciproco disturbo, vivendo esclusi dalle attività ludiche, didattiche e di intrattenimento affrontando nel modo peggiore la malattia e la sofferenza.
Da ragazzo un paio di mesi, comprese le festività natalizie, le trascorsi vestito da clown in un ospedale pediatrico: saltavo, cascavo, parlavo, giocavo, ridevo con i bambini ricoverati. Mi inventavo storielle, esorcizzavo le malattie ridicolizzando i nomi delle malattie, sognavo con i piccoli ricoverati un mondo di fiabe, di gnomi, di principesse e di dottori che portavano medicinali a forma di torte e di gelati.
Ma non ho retto abbastanza, non ho retto quando un paio di quegli ospiti, sono volati via come angioletti. Non ho retto perché la realtà non è sempre a lieto fine, perché la malattia può essere più forte delle medicine, delle preghiere, delle lacrime dei genitori.
Sono passati tanti anni, scopro un video che apparentemente maltratta dei bimbi ponendogli domande da grandi per un fantomatico provino, i bimbi sono imbarazzati ma non si arrendono, rispondono come possono, si arrampicano su uno sgabello posto molto in alto. La morale è semplice: “Ti sembra giusto trattare un bambino come un adulto? Eppure, in molti ospedali lo fanno”
La Fondazione Il Ponte del Sorriso Onlus sostiene la realizzazione di un ospedale che aiuti i bambini a guarire giocando. Un ospedale a loro misura, in cui: colori, disegni e sorrisi gli aiutino a superare la malattia.
Allora il mio invito è di vedere il video, visitare il sito della Fondazione e decidere come potersi attivare perché qualcosa possa cambiare.