Internet for Peace chiarita la partecipazione all’International Advertising Festival – Cannes 2010
Il Web premia il dialogo, la buona fede e pone fine alle dispute.
Come avrete compreso dalla polemica nata all’indomani di due articoli rispettivamente di Mirko Pallera e Max Cavazzini, in cui si era puntato il dito sulla trasparenza della campagna volta a candidare Internet per il premio Nobel 2010, ero rimasto molto perplesso sentendomi preso in giro avendo – se pur con qualche riserva – sposato l’iniziativa.
Non nascondo che la mia delusione é stata riversata in degli appunti dai toni un po’ giustizialisti e le due interviste rese, da due degli attori (Luna e Iabichino) principali della campagna IFP, non mi avevano soddisfatto.
Per fortuna il Web che offre la possibilità per un continuo confronto e scambio di opinioni, mi ha permesso – attraverso la mia pagina di Facebook – di dialogare con Paolo Iabichino, Direttore Creativo della Ogilvy, l a società di comunicazione che ha curato la campagna “Internet for Peace”.
Il Direttore Iabichino ha scritto, testuali parole:
“quest’anno il festival ha inaugurato un nuovo premio che ha chiamato “Good Lion”. Un Leone, consegnato a quelle iniziative destinate a promuovere una causa, un intento o una qualsiasi forma di comunicazione “good”. Cioè concentrata più sulla causa che sul brand o sul prodotto. Ho ritenuto che IFP avesse questo merito e ho deciso di iscriverla a quell’award. Il trucchetto degli amici di Cannes era che il “Good Lion” dovesse essere accreditato in almeno 3 categorie “professionali” per non farlo diventare il Lion delle cause perse. Ed ecco spiegato perché lo si ritrova iscritto in altre categorie del festival. Tutto qui. Per amore di verità e diritto di cronaca.”
Ho apprezzato la dichiarazione resa “per amore di verità e diritto di cronaca”, non ho motivo di credere che sia mendace – non potrebbe esserlo sapendo che in Rete ci sono centinaia di controllori – quindi mi ritengo pienamente soddisfatto della risposta abbandonando ogni sospetto sulla trasparenza dell’operazione IFP.
Le parole di Paolo Iabichino ritengo che pongano la parola fine all’insorta polemica, tuttavia evidenzio due aspetti, il primo attiene il rammarico per la risposta un po’ sprezzante fornita dal Direttore Riccardo Luna che, se diversamente impostata, avrebbe avuto il merito di dissipare subito ogni perplessità, la seconda é che adesso dopo questo chiarimento il perseguire la polemica sarebbe un accanimento dettato da futili motivi, improduttivi e forse influenzati da un pizzico di malafede.
Di certo non posso impedire a nessuno di rivedere le proprie opinioni, ma posso auspicare che la ragione e il buonsenso prevalgano.
In conclusione, la vicenda ha mostrato un lato importantissimo di Internet – spesso schiacciato dai soliti retaggi basati sulla democrazia e libertà del mezzo – “Internet redime i conflitti” purché davanti ai terminali ci siano persone pensanti e capaci di confrontarsi in modo leale.
Divulgherò questo mio post cercando di affiancarlo al precedente in modo da offrire alla memoria del Web un profilo completo, tuttavia chi volesse aiutarmi, riceverà la mia sincera gratitudine.
Buon Internet a tutti