Lettera aperta all’Onle Giorgio Stracquadanio
Ill.mo On.le Giorgio Clelio Stracquadanio,
su Open Parlamento ho riscontrato che Lei ha una media di produttività parlamentare ben oltre la media, questo Le fa onore e Le riconosco da cittadino questo dato positivo sebbene abbiamo idee e opinioni diametralmente opposte.
Ho seguito il video, purtroppo noto alle cronache, in cui Lei afferma che i motivi per cui il centrodestra non vince su Internet sia dato dai quattromilioni di utenti che appartengono alla Pubblica Amministrazione che dalle ore 14,00 alle 22.00 fanno un gran baccano in Rete ponendo in difficoltà il Governo.
Egregio Onorevole, Lei afferma che ama riportare una tesi asseverandola con i fatti, pertanto Le vengo in aiuto al fine di garantire l’esattezza delle Sue prossime dichiarazioni:
– sono 26.6 milioni gli italiani – dati di aprile 2011 – che si sono connessi a Internet almeno una volta nel mese, usando un PC contro circa 26 milioni scarsi a Marzo 2011; (dati AudioWeb);
– sono 13 milioni gli italiani presenti in rete nel giorno medio – il che si potrebbe facilmente leggere con “solo un italiano su 4-5 usa Internet” tutti i giorni (dati AudioWeb);
– una trasmissione televisiva sul tema della politica raccoglie circa 4.500.000 di telespettatori;
– gli utenti italiani attivi su Facebook sarebbero circa 18.000.000 (dati Facebook).
– i votanti all’ultimo referendum sono stati circa 29.000.000 e i SI sono stati oltre il 95% (dati del Viminale);
Gentilissimo Onorevole, i dati che ho riportato hanno una fonte che può controllare e verificare inserendo le opportune chiavi nel motore di ricerca, in pochi secondi avrà verificato l’attendibilità delle mie parole.
Diversamente, non riesco a trovare un dato che supporti la Sua tesi ovvero che 4.000.000 impiegati della P.A., connessi ad Internet remano contro il Governo, ponendolo in grave difficoltà.
Mi chiedo se la causa del dissenso verso il Governo sia da imputarsi altrove, magari in Africa in cui c’è un villaggio chiamato Bunga Bunga.
Le regalo un credito di 48 ore in cui Lei potrà indicarmi la fonte alla base della Sua tesi, in caso contrario riterrò la Sua tesi infondata, mendace e priva di ogni fondamento.
La ringrazio per il tempo che mi dedicherà e augurandoLe da oggi un “serio e responsabile” lavoro, Le porgo il mio rispettoso saluto.
Massimo Melica
Giurista esperto in diritto applicato alle nuove tecnologie della comunicazione