L’imbarazzante affluenza ai referendum sulla giustizia
Oggi 12 giugno 2022 i referendum sulla Giustizia registrano una imbarazzante affluenza alle urne, al momento in cui scrivo l’affluenza è al di sotto del 6% dubito fortemente che possa superare una cifra a due zeri.
Abbiamo due riflessioni importanti da compiere: la prima è che i cittadini hanno bocciato clamorosamente i 5 referendum sulla giustizia, la seconda è sul vergognoso assenteismo a Palermo compiuto da coloro che per dovere civico o per denaro avevano dato la propria disponibilità come Presidenti o scrutatori di seggio per poi disattenderla.
Chiariamo un punto che potrebbe risultare impopolare, in democrazia la colpa non è mai dell’elettore ma di colui o di coloro che pongono male i quesiti o scelgono male le modalità e i tempi della chiamata referendaria.
La politica ha fallito perché non ha deciso, la politica ha fallito se la risposta degli elettori è un misero 8%.
Poi la vicenda a Palermo in cui decine e decine di Presidenti di seggio e scrutatori non si sono presentati per svolgere la propria funzione, causa la concomitanza dello spareggio casalingo del Palermo con il Padova per la promozione alla serie B, è vergognosa.
Il senso civico è del tutto assente e ancor peggio non ci sarà alcun responsabile, non esiste – purtroppo – una norma che persegua chi non sis ente di appartenere ad una collettività, ad un Popolo.
Nonostante si prospettino tempi duri per la crisi energetica ed economica ci ritroviamo deboli, disarmati ed egoisti verso il bene pubblico e questo è l’aspetto più grave.
Occorre tornare immediatamente ad una politica meno legata ai sondaggi e più vicina alle esigenze del Paese, occorre girare pagina, magari tornando alla pagina precedente.