Marina Ovsyannikova il suo gesto il suo coraggio la sua libertà
Marina Ovsyannikova era consapevole del suo gesto e delle conseguenze a cui sarebbe andata incontro, l’arresto e 15 anni di carcere. La giornalista di Channel One sapeva che dagli studi televisivi sarebbe uscita in manette e che non avrebbe più vissuto come prima. Marina ha scelto di essere libera in mondo schiavo e non informato.
La giornalista, figlia di padre ucraino e madre russa ha preparato un video messaggio, ha indossato una semplice collana con i colori dell’Ucraina e ha riportato un messaggio che ritrovate di seguito oltre nel video durante la visualizzazione:
“Quello che sta accadendo in Ucraina è un crimine. E la Russia è l’aggressore qui. E la responsabilità di questa aggressione ricade sulla coscienza di un solo uomo: Vladimir Putin. Mio padre è ucraino. Mia madre è russa. E non sono mai stati nemici. E questa collana che indosso è un simbolo del fatto che la Russia deve porre fine immediatamente a questa guerra fratricida. E i nostri popoli fraterni potranno ancora fare la pace”. Sfortunatamente, ho passato molti degli ultimi anni lavorando per Channel One, facendo propaganda al Cremlino, e me ne vergogno profondamente. Mi vergogno di aver permesso che le bugie provenissero dallo schermo della TV. Mi vergogno di aver permesso la zombificazione del popolo russo. Siamo rimasti in silenzio nel 2014 quando tutto questo era appena iniziato. Non abbiamo protestato quando il Cremlino ha avvelenato Navalny. Abbiamo semplicemente osservato in silenzio questo regime antiumano all’opera. E ora il mondo intero ci ha voltato le spalle. E le prossime 10 generazioni non laveranno via la macchia di questa guerra fratricida. Noi russi siamo persone pensanti e intelligenti. È solo in nostro potere fermare tutta questa follia. Vai a protestare. Non aver paura di niente. Non possono rinchiuderci tutti”.
Dopo il video che avete appena visto ha scritto un cartello contro la guerra e mentre la sua Collega leggeva le notizie nel principale telegiornale russo è comparsa alle sue spalle firmando la sua inevitabile condanna, spezzando quel destino che le permetteva di vivere comodamente a Mosca.
Di Marina Ovsyannikova rischiamo di perdere le sue tracce, in questo momento è detenuta in un carcere e magari tra qualche giorno sarà in una zona non ben precisata della glaciale Siberia, questo mio post è dedicato a lei, al suo coraggio, alla sua forza, al suo semplicemente esser DONNA.
In Russia oggi, una norma punisce tutti coloro che attraverso i media parlano di “guerra in Ucraina” anzi, chi usa la parola “guerra” merita la censura e il carcere ma anche chi chiede la Pace è certo di avere lo stesso tipo di condanna.
AGGIORNAMENTO ORE 17:30 DEL 15 MARZO 2022
(ANSA) – MOSCA, 15 MAR – La giornalista della televisione russa che era stata fermata per avere mostrato in diretta un cartello contro la guerra in Ucraina è stata condannata a pagare un multa ed è stata rilasciata. Lo fa sapere il tribunale.