La mia etica
Comunicare deriva dal latino communicare, un verbo collegato alla parola communis, vale a dire comune.
Sin dall’antichità, communicare indicava l’azione volta a mettere in comune, ossia a rendere comune: un determinato pensiero, un’esperienza, una cultura.
Secondo J.C. Maxwell: “La comunicazione consiste proprio nella disponibilità a trovare una comunanza con gli altri. Per poter comunicare efficacemente, dobbiamo creare una comunanza e meglio lo facciamo, maggiore è il potenziale per una comunicazione efficace.”
Fatte queste premesse è fondamentale che ciò che comunichiamo: sia sincero, libero da interessi economici o politici e soprattutto che sia vero.
Da qui nasce l’idea di questa pagina “la mia etica” in cui dichiaro di non essere sul libro paga di aziende, di partiti politici, di enti privati e di conseguenza, sono indipendente nell’esternare le mie opinioni, inoltre su questo spazio non è presente pubblicità, un motivo di orgoglio in più.
Attenzione quindi a quei blogger, giornalisti e professionisti che accettano soldi, regali, ospitate e gadget da “gruppi di pressione” perché c’è il rischio che la oro opinione non sia più libera, indipendente, sincera.