Obbligo vaccini, anche i vaccinati possono essere sanzionati
Il Decreto Legge 7 gennaio 2022, pubblicato in pari data in G.U. prevede nuove “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore” la norma ha definitivamente posto l’obbligo sia della vaccinazione contro il Covid-19 per i soggetti over 50 che la sanzione amministrativa per coloro che non ottempereranno a tale disposizione.
Al decreto sono seguiti milioni di commenti sul social tra le opposte fazioni : la prima tifoseria a favore dei vaccini, la seconda tifoseria contraria e diffidente sulla misura sanitaria adottata.
Premesso che condanno qualunque forma di odio e di violenza tra le due tifoserie, mi ha sorpreso come anche per i vaccinati sia prevista nel decreto legge la sanzione in caso di mancato prosieguo del ciclo vaccinale sia oggi che in futuro.
La norma che riporto è chiara:
Cosa vuol dire?
Vuol dire che non è ammesso un cambio di pensiero verso la fiducia nel vaccino e della sua evoluzione, hai fatto la prima dose e sei dubbioso sulla seconda? Riceverai la sanzione! Hai fatto la terza dose e sei dubbioso sulla quarta dose? Riceverai la sanzione! Hai fatto la settima dose e sei dubbioso sull’ottava dose? Riceverai la sanzione!
Giuridicamente ma soprattutto costituzionalmente non trovo corretta questa disposizione perché tende a regolare una valutazione che il cittadino potrà fare nel tempo su una misura sanitaria, su un farmaco che subirà delle release.
Per carità, sono lontanissimo da teorie complottiste e no-vax, ritengo solo che la norma debba essere rivista per essere in linea con i nostri principi costituzionali sulla libertà, sulla democrazia e sulla libera manifestazione del pensiero.
Spero che questo punto venga chiarito, magari emendato in fase di conversione del decreto perché se confermato rischierebbe di alimentare dubbi sulla legittimità costituzionale e soprattutto suonerebbe come minaccia andando a minare ciò che si vuol raggiungere ossia un ragionevole e spontaneo coinvolgimento dei cittadini.