Più idee e più opinioni per una sola voce del Web italiano. Il mio APPELLO
Ad una settimana dal lancio dell'”Appello per dare all’Italia una strategia digitale” sono oltre 10.000 le adesioni giunte sul sito dell’iniziativa.
Le critiche non sono mancate, ne ho fatto accenno in questo precedente post, tuttavia devo confessare che solitamente gli autori delle critiche hanno comunque sottoscritto l’appello in modo costruttivo e responsabile.
La mia sintesi dopo aver letto le critiche diffuse, in special modo su FriendFeed, si riassume nell’analisi di questi due punti: a) si mostra una enorme passione per le sorti del web in Italia, b) si desidera – ciascuno nel rispetto della propria posizione – contribuire a sensibilizzare sia il mondo politico che quello economico nello sviluppare competenze ed energie per lo sviluppo di una strategia digitale per il Paese.
Detto ciò è sotto gli occhi di tutti, in perfetta tradizione italiana, che ancora una volta ci siamo divisi in due fazioni: coloro che hanno in qualche modo promosso l’appello e coloro che invece avrebbero preferito che fossero usate modalità e procedure diverse.
Tanto i primi quanto i secondi sono sulla stessa posizione, qualcosa andava fatto!
Oggi, con rammarico, noto che la discussione è caduta in considerazioni e giudizi che non giovano ad un settore che ha l’obbligo di presentarsi all’esterno in modo responsabile, unitario e coeso.
Il mio APPELLO e che ognuno faccia un piccolo passo avanti, giudicando l’effetto che l’iniziativa ha portato: ovvero quello di richiamare l’interesse della politica e dell’opinione pubblica verso il digitale e le sue positive conseguenze.
Dimostriamoci coesi verso l’esterno, non al fine di rinunciare al diritto di critica quanto per presentarci ai tavoli istituzionali – ognuno per le proprie competenze e attività –affermando la necessità di porre il tema dello sviluppo economico al centro del dibattito politico.
Sono stato il primo a commentare il post di Massimo Cavazzini sul suo blog e sono stato il primo a ricevere con educata sollecitudine la sua costruttiva risposta, che riporto nella sua conclusione: “ Io darò il mio sostegno esterno, magari con qualche critica di troppo ma certamente con l’amore per il Web come fonte di ispirazione”
Ritengo che queste parole debbano accomunare l’azione di tutti superando barriere, divisioni, domande e risposte che rallenterebbero l’obiettivo comune.
L’agenda digitale non appartiene a pochi ma a tutti Noi.
Ora è il momento di non dividerci all’interno della Rete, questo è il mio APPELLO.