RisorgItalia tutta la verità
Il 22 febbraio 2011 l’idea: creare uno spazio in cui le persone potessero scrivere una dedica all’Italia nel periodo in cui si celebra il 150° anniversario della sua costituzione. Uno spazio lontano dalla politica, senza pubblicità, senza fini di lucro e affidando alle persone in Rete il compito di riempirlo con la propria passione.
Forse un atto banale è vero, demagogico può darsi, superfluo dipende o semplicemente un atto di ringraziamento per chi mi ha assicurato la libertà di spostarmi liberamente, di essere italiano sul suolo da sempre italico, di andare a scuola, di fare sport, di scegliere i libri da leggere.
Ma realizzare RisorgItalia non è facile, non ho le competenze tecniche ed organizzative e allora chiedo aiuto alla Rete e dopo pochi minuti ho diversi contatti, che divido in due categorie: coloro che mi scrivono per dirmi “Parliamone e sentiamo di cosa si tratta” e altri che mi scrivono “Ok, non so il perché ma l’idea mi piace, che dobbiamo fare?”.
Ovviamente scelgo quest’ultimi.
Il primo problema è capire in dodici giorni che sito mettere in piedi, mi aiuta per gli aspetti tecnici Quadronica in particolare Nino Ragosta, Luigi Cutolo e Tania Conte, quest’ultima estremamente paziente nelle mie richieste telefoniche, Silvia Surano che ha una indomabile passione per il diritto e la comunicazione, Gavina Masala per i testi in inglese e francese e non per ultimi Diego Alice che mi propone varie soluzioni grafiche che trovate su Twitter e nei social media, Matteo Bianconi di Pragmatika che si offre come Ufficio stampa nonchè Gabriele Cazzulini che ha il compito di sipportare l’iniziativa attraverso i video e Riccardo Polesel blogger dal risvolto umano.
Una nota speciale al compositore Bruno Bavota, conosciuto on line, che ha regalato la sua musica a RisorgItalia, una melodia che quando l’ascolterete rimarrete incantati, una musica di coesione, di gioia che spinge alla riflessione.
A questi, si aggiungono 237 cuori che hanno animato il primo gruppo RisorgItalia su Facebook alle centinaia di persone che mi hanno esortato a non mollare e a proseguire quando l’entusiasmo delle prime ore rischiava di affievolirsi davanti alle prime umane difficoltà.
Nasce uno dei loghi di RisorgItalia, sviluppiamo il badge che inizia a diffondersi sui social network poi la fanpage e domani all’alba, sperando che tutto funzioni saremo on line con il sito.
Qui il progetto sotto il profilo organizzativo, poi c’è quello umano.
Il mio papà, 43 anni più grande di me, mi ha insegnato attraverso i suoi ricordi la storia recente di questo Paese, il valore della democrazia, della libertà, dell’etica e perchè no…della Patria come amava chiamarla lui.
Mi raccontava della sua gioventù, quando gli strapparono due amici d’infanzia perchè ebrei; della guerra e di apprezzare sempre la possibilità di sentirsi liberi di “autodisciplinarsi” senza che ci fosse “uno” che decidesse per te su come vestire, come parlare, come muoverti.
Mi ha raccontato tante di quelle cose che, ora che si celebrano i 150 anni dell’unificazione, in cuor mio sento di ricordarlo così, con un sito che sarà on line il primo anniversario della sua scomparsa.
Lo so che non c’entra nulla – apparentemente – che su Internet i rapporti devono essere più freddi – magari scimmiottare sempre la propria competenza – ma confesso che senza questa ulteriore motivazione non mi sarei attivato.
Alla fine è tutto qui, Io ci credo in RisorgItalia e ci metto la mia faccia.