Lo stile Renato Brunetta: dal Codice Azuni all’Italia peggiore
Esattamente un anno fa, fui convocato insieme ad altri studiosi, ad un tavolo di studio presso il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, al fine di promuovere un processo “dal basso” per la raccolta e l’organizzazione delle principali regole e prassi della Rete.
Questo studio prendeva il nome di “Codice Azuni”, con il riferimento al giurista sardo Domenico Azuni che raccolse leggi, usi, consuetudini, ordinanze e decisioni consolidate per la navigazione sui mari dell’Europa di inizio ‘800.
Ricordo che il Ministro Renato Brunetta, come nel suo stile iperattivo, volle partire all’istante con l’iniziativa costringendo me ed altri due valenti uomini della Rete (per privacy non svelo i nomi) a sacrificare il primo week end di agosto per programmare, settare e organizzare un sito di discussione, una mailing list ed un documento di programmazione che fosse “presentabile” alla community di studiosi sul web.
Fatti i proclami e avviata una discussione di 30 giorni, del progetto non si è saputo più nulla. Nessuna convocazione, nessun richiamo ufficiale, niente di niente.
Il Ministro Renato Brunetta nel frattempo ha avviato la distribuzione della Posta Elettronica Certificata (PEC) ai cittadini, aziende e settori della pubblica amministrazione.
In verità questa operazione è stata un fiasco a cominciare dal sito bloccato e non è andata secondo le più mediocri aspettative: i professionisti – con gli avvocati in testa – hanno snobbato l’iniziativa, altre categorie meno numerose hanno aperto una PEC ma non ne fanno uso mentre la P.A. è ancora lontana da questo processo innovativo.
Altri proclami del Sig. Ministro Renato Brunetta sono stati: “i precari costituiscono l’Italia peggiore” e da ultimo, a Viterbo nel corso di Medioera Festival della cultura digitale, “chi contesta è un cretino e non lavora” che potete vedere nel filmato in basso.
Egr. Sig. Ministro, Lei sa che a persone come me che nutrono infinita passione per il web basta poco per attivarle allo studio, per questo nel torrido caldo estivo dello scorso luglio risposi al suo invito, tuttavia sono proprio le persone come me che – nate in Internet – ne assumono la memoria e non riescono a dimenticare gli insuccessi e le prese in giro.
Continui a dare del cretino a chi non la pensa come Lei, ma non dimentichi che esistono persone non ricattabili perchè indipendenti economicamente e culturalmente e soprattutto esse hanno la memoria molto forte.
Un sincero buon lavoro, con l’augurio che questa volta abbia inizio.