Una triste lezione di metodologia politica
Ieri sera, durante la trasmissione Ballarò, ho sentito affermare, dall’On.le Beatrice Lorenzin, una frase che mi ha letteralmente schiacciato nel peggior incubo della politica nostrana.
Vi spiego perchè.
Alle 23:19:43 la Sig.ra Beatrice Lorenzin afferma testualmente: “Adesso abbiamo chiuso, in questi giorni le alleanze, sia al nord che al sud, ed ora sarà il momento di parlare di programmi elettorali”
Resto stupito e mi pongo alcune domande:
– non vengono prima i programmi e poi le alleanze?
– non si deve partire da un programma elettorale per poi trovare una convergenza tra i partiti politici?
– se non si osserva una metodologia di merito ma di finalità, quali scopi (forse occulti) si vuol raggiungere?
Le considerazioni e le risposte sono molteplici e certamente non positive, ho dei dubbi sulla effettiva democrazia di questo Paese e sulle menti le lo gestiscono.
Inoltre i partiti non possono lamentarsi dell’astensionismo al 40% se questa è la metodologia adottata in fase elettorale, chi non ha interessi diretti non è stupido e queste cose le nota.
Ringrazio ancora una volta Internet che permette di realizzare quella democrazia informata in cui credo fermamente e che permette di verificare le fonti prima di riportarle, infatti, questa mattina, ho rivisto alcuni punti della puntata di ieri sera soffermandomi al punto che vedete nella foto in basso.
Adesso non resta per migliorare l’Italia creare liberi, informati e razionali elettori che potranno esprimere nel migliore dei modi il loro voto in modo responsabile e consapevole.
Occorre ripartire da qui, dagli elettori.